Rimasto solo al mondo dopo il terremoto che ha devastato il Nepal, il piccolo Balmani scappa dall’orfanotrofio e si inoltra nella fitta foresta, cercando di ritrovare la strada per Kathmandu. Il suo destino si incrocia con quello di un cucciolo di tigre del Bengala, catturato da una banda di bracconieri. Il ragazzino riesce a liberare il tigrotto dalla gabbia in cui lo hanno rinchiuso e lo porta con sé, convinto che, se riusciranno a raggiungere Taktsang – antico monastero in cima alle montagne conosciuto come “La tana della Tigre” (secondo la leggenda il guru Rimpoche, volato dal Tibet a dorso di una tigre, atterrò in una caverna sotto il monastero) – saranno salvi entrambi. E qui inizia la favola di fratellanza e di amicizia tra il cucciolo di uomo, Balmani, e quello di tigre, Mukti, che li porterà alla scoperta della vita, in un avventuroso viaggio tra pericoli e strani incontri con nomadi, cacciatori di miele e conducenti di yak, all’ombra silente dell’Annapurna, nello scenario spettacolare ma impervio dell’Alto Himalaya, inseguiti dai bracconieri determinati a riprendersi il prezioso cucciolo. E per fortuna anche da Hannah, la direttrice dell’orfanotrofio, che parte alla ricerca del bambino sparito. E sarà proprio lei a trovare i due piccoli fuggiaschi, spaventati ed esausti, e ad accompagnarli al monastero, seguendo il canto melodioso dei monaci. E qui finalmente sia il tigrotto Mukti che il piccolo Balmani troveranno una nuova mamma, perché a volte, se ci credi con tutto te stesso, i sogni si avverano. E le tigri sì, volano.